Da “Quattropagine”, mensile di ampia diffusione del Basso Piemonte, diretto da Tamara Carano.

Pezzo uscito come fondo in prima pagina.

di Dino Frambati

In crisi di...astinenza

Sono stato quasi un mese lontano dal paesello, vagando tra trasferte italiane ed oltre confine per impegni vari e giuro che sono andato in...crisi di astinenza. Girando in auto, aereo e persino a piedi guardavo attorno, l'orizzonte e cercavo similitudini con la mia terra, o almeno vedevo in quei panorami lontani persino 2 mila chilometri, qualcosa che assomigliasse alla “mia” valle. Gettavo lo sguardo ovunque e scorgevo anche belle espressioni della natura, ma che mai mi scaldavano il cuore o piacevano come la mia valle, la Ripa, i torrenti, la ghiaia, quella flora che muta colore ed odore ad ogni stagione e mi fa sentire il fiato della vita, lo scandire del tempo, la gioia di vivere e le amarezze e tristezze di cui è inevitabilmente intrisa l'esistenza. Là, quasi al confine con la Spagna, nella pianura francese dell'Aquitania, osservavo i Pirenei imbiancati di neve e pensavo alle cime che circondano il paesello quando si sta uscendo dall'inverno. E Milano, poi la stessa Genova con incontri ed impegni irrimandabili, posti di domenica ignorando il risposo del...settimo giorno, causa agenda piena negli altri sei giorni, mi soffocavano, pensando che solitamente, in quella stessa ora, alimento il mio camino, giro in bici sulle strade valligiane, passeggio nel verde o godo dalla finestra di casa mia il silenzio incantato della piazza, appena scosso dal linguaggio degli animali che non stanno mai zitti e sembra ti vogliano dire qualcosa, anche loro figli di Dio e della natura che in valle è particolarmente bella. Altro che la tangenziale pur se la giornata è limpida e vedi persino le Alpi; le stesse che scorgi nel volo che ti porta ad atterrare sulla pista di Nizza, sul mare, come quella di Genova. Guardi sotto e vedi che l'atterraggio è prossimo ma poi alzi gli occhi e butti lo sguardo lontano, oltre la Alpi Marittime e cerchi di pensare quale sarebbe la prua verso il paese. E' laggiù, lontano ma tanto vicino al cuore. E ti senti sollevato perché nel conto alla rovescia che ingaggi con il tuo animo pensi che alla fine della settimana finalmente sarai lì.